In un clima di incertezza diffusa, nel 2023 le imprese devono affrontare nuove pressioni per innovare in modo redditizio e migliorare la sostenibilità e la resilienza, a costi inferiori. Manager e CEO delle aziende preoccupati per la recessione, l’inflazione, le valutazioni, la politica fiscale, i costi energetici, la pandemia, le catene di approvvigionamento, la guerra e altre questioni politiche hanno fatto del “Poca spesa, tanta resa” all’ordine del giorno in tutti i settori e le aziende di tutte le dimensioni un vero e proprio mantra.
Dopo due anni di ingenti investimenti, molte aziende stanno riducendo la spesa in conto capitale per la tecnologia e osservando più da vicino le spese IT e il ROI. Tuttavia, a differenza di molti periodi passati di inasprimento delle condizioni finanziarie, l’attuale disagio non ha ancora portato a tagli diffusi e generalizzati ai budget tecnologici.
Al contrario, recenti sondaggi e previsioni del settore indicano chiaramente una forte volontà da parte dei leader d’azienda di continuare e persino accelerare i finanziamenti per l’ottimizzazione e la trasformazione. Ciò è particolarmente vero per le iniziative strategiche di intelligenza artificiale, sostenibilità, resilienza e innovazione che utilizzano Cloud e servizi pubblici per supportare carichi di lavoro critici come la scoperta di farmaci e il rilevamento di frodi in tempo reale.
Gartner prevede che la spesa mondiale per i servizi di Cloud pubblico raggiungerà quasi 600 miliardi di dollari nel 2023, con un aumento di oltre il 20% su base annua. Si prevede che l’Infrastructure as a Service sarà il segmento in più rapida crescita, con investimenti in aumento di quasi il 30%, a 150 miliardi di dollari. È seguito da Platform as a Service, al 23%, a $ 136 miliardi.
“Le attuali pressioni inflazionistiche e le condizioni macroeconomiche stanno avendo un effetto push-and-pull sulla spesa Cloud”, scrive Sid Nag, vice presidente Analyst di Gartner. “Il Cloud computing continuerà a essere un baluardo di sicurezza e innovazione, supportando la crescita in periodi di incertezza grazie alla sua natura agile, elastica e scalabile”.
Omar Khan, direttore generale di Microsoft Azure, afferma che i budget aziendali continuano a mostrare una forte convinzione strategica nell’economia del Cloud pubblico e nei vantaggi in condizioni di mercato volatili. L’elasticità e i costi ridotti per le spese generali e la gestione dell’IT sono particolarmente attraenti per i dirigenti IT.
Ma perché il Cloud Pubblico ha senso per il business in questo momento? Sfruttare i Cloud pubblici per far avanzare iniziative strategiche di business e tecnologiche ha un buon senso storico, presente e futuro. I servizi Cloud odierni si basano su comprovate funzionalità economiche, offrono nuove opzioni per gli attuali imperativi aziendali e forniscono una base flessibile e riutilizzabile per il domani. Ciò è particolarmente vero per l’infrastruttura Cloud e per il ridimensionamento di AI e HPC in produzione, e vi spieghiamo perché.
Intanto l’infrastruttura e i servizi del Cloud pubblico offrono un’economia superiore. Da quando il cloud ha iniziato a prendere piede è diventato chiaro: il Cloud offre un’economia molto più favorevole rispetto all’on-premise. Un’approfondita analisi del 2022 di IDC, sponsorizzata da Microsoft, ha rilevato un’ampia gamma di straordinari vantaggi finanziari e aziendali derivanti dalla modernizzazione e dalla migrazione con il Cloud pubblico. Il più degno di nota: un calo del 37% dei costi operativi, un ROI del 391% in tre anni e un aumento del fatturato di 139 milioni di dollari all’anno per organizzazione.
L’infrastruttura Cloud e i supercomputer soddisfano i severi requisiti dell’Intelligenza Artificiale. “L’accelerazione è davvero l’unico modo per gestire molti di questi carichi di lavoro all’avanguardia. È la posta in gioco. Soprattutto per la formazione, perché le reti continuano a crescere enormemente in termini di dimensioni e complessità architettonica. L’unico modo per tenere il passo è allenarsi in un tempo ragionevole misurato in ore o forse giorni, anziché settimane, mesi o forse anni”.
L’ottimizzazione del Cloud pubblico soddisfa un’ampia gamma di pressanti esigenze aziendali. Gran parte dei vantaggi del cloud derivava dall’ottimizzazione della spesa tecnologica per soddisfare le esigenze di elasticità. Oggi i vantaggi sono ancora radicati nel passaggio da un sistema fisso a un modello di costo variabile. Ma sempre più aziende si stanno rendendo conto che i vantaggi vanno oltre nel promuovere gli obiettivi aziendali.
L’energia è una preoccupazione su tre fronti per le imprese di tutto il mondo. I prezzi dell’energia sono saliti alle stelle, soprattutto in Europa. Le reti elettriche in alcuni luoghi sono diventate instabili a causa di condizioni meteorologiche avverse e disastri naturali, sovracapacità, attacchi terroristici e scarsa manutenzione. Un influente studio Microsoft del 2018 ha rilevato che l’utilizzo di una piattaforma Cloud può essere quasi due volte più efficiente dal punto di vista energetico e delle emissioni rispetto alle soluzioni locali. Nuove best practice per l’ottimizzazione dell’efficienza energetica sui Cloud pubblici promettono di aiutare le aziende a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità anche in un ambiente energetico in continuo mutamento.